Rinoplastica Virtuale
La simulazione grafica al computer conosciuta anche come rinoplastica virtuale è spesso oggetto di dibattito tra i chirurghi plastici in quanto non tutti ritengono vantaggioso simulare un qualcosa, non avendo la certezza matematica di riuscire ad ottenerla. A complicare il tutto c’è la possibilità, che la simulazione della rinoplastica venga impugnata dal paziente, non soddisfatto nei confronti del medico stesso, qualora le cose non andassero perfettamente per il verso giusto.
Esempio di rinoplastica virtuale: nella foto centrale il profilo del naso è stato ridisegnato con un programma di grafica. A destra il risultato reale post-operatorio dopo 3 mesi
Secondo la mia opinione occorre prima di tutto distinguere tra i vari strumenti di simulazione della rinoplastica virtuale a nostra disposizione. Durante la specializzazione in chirurgia plastica alla fine degli anni novanta, prima dell’avvento del digitale, utilizzavamo fotografie stampate su fondo nero e quindi con una comunissima penna a biro ridisegnavamo il profilo del naso sulla foto, in presenza dei pazienti stessi. Questa voleva essere anche una prova di abilità, in quanto generalmente un buon chirurgo plastico, sa disegnare bene e le persone rimanevano affascinate da quello, che vedevano concretizzarsi sotto i loro occhi. Tuttavia il vero vantaggio secondo me, consisteva nel discutere insieme al paziente man mano, che si correggeva la fotografia, quello che si voleva o ci si aspettava dall’intervento di rinoplastica. Quel tipo di grafica fatta manualmente ci aiutava molto, in quanto la foto non consentiva di modificare i parametri fissi costituzionali del naso del paziente, non modificabili di fatto, all’atto pratico, ma consentiva solo di ridisegnare il profilo del naso e quindi si riusciva effettivamente ad avere risultati molto simili a quelli, che sarebbero stati i risultati finali dopo l’intervento.
Questa modalità a cui sono rimasto fedele, mi ha spinto a continuare nel tempo a fare la simulazione grafica dell’intervento di rinoplastica. Con l’avvento del digitale ho iniziato a preferire la rinoplastica virtuale al computer fatta con un comune programma di grafica, che mi consentiva di ridisegnare manualmente il profilo del naso, come facevo sulle fotografie stampate. Questo approccio che seguo ancora oggi mi da la possibilità di ragionare su ciò, che è possibile fare o non fare sul naso del paziente e il risultato è sempre molto rispondente a quello pianificato, proprio perché elaborato in funzione dei limiti costituzionali del paziente stesso.
Al contrario le grafiche fatte con i software professionali per la chirurgia plastica, mi hanno sempre lasciato un poco perplesso. Ne ho provati alcuni e tutti mi davano la possibilità di modificare il naso del paziente a mio completo piacimento, anche non tenendo conto dei limiti costituzionali del naso del paziente stesso. Questo vuole dire, che la rispondenza tra la grafica e il risultato finale in questo caso è strettamente legata al buon senso dell’operatore, che tuttavia può tranquillamente usare questo strumento a scopo promozionale, sfornando risultati difficilmente raggiungibili. In altre parole medici ambiziosi, possono usare queste grafiche per generare un effetto appagante per il paziente, che verrebbe conquistato dal risultato teorico, ma all’atto pratico irrealistico o tecnicamente irraggiungibile per i limiti imposti dalla costituzione, a cui quindi seguirebbe una cocente delusione.
Ma ancora non abbiamo risposto ad un quesito fondamentale ossia è giusto fare la rinoplastica virtuale al computer oppure no? Questa simulazione serve di più al medico o al paziente?
Una comunicazione adeguata è secondo me una delle parti fondamentali per un intervento chirurgico di rinoplastica di successo. Infatti mentre molti pazienti hanno una idea chiara di cosa vogliono per alcuni può essere difficile indicare con precisione quali cambiamenti vorrebbero apportare al proprio naso. La grafica computerizzata in questo caso viene in nostro aiuto perché i pazienti sono in grado di partecipare al “progetto” del loro naso, fornendo input sul risultato finale desiderato. Con la grafica è inoltre possibile fare ripetute modifiche per cercare di centrare il più possibile gli obiettivi del paziente. Per molti pazienti infatti l’obiettivo della rinoplastica è poco chiaro specie durante la prima visita medica. In questo caso spesso si affidano ai consigli del chirurgo, su quali modifiche sarebbe meglio effettuare, tuttavia questo non ha esattamente lo stesso valore, che al mostrare una foto in cui sono visibili i cambiamenti discussi e non sempre la reazione è scontata. È già capitato che alcuni pazienti hanno rinunciato a rifarsi il naso perché dopo aver visto la grafica hanno avuto il dubbio, che il loro reale problema fosse davvero naso e che probabilmente rifarsi il naso non avrebbe risolto il loro “non piacersi” in generale.
Concludendo, quando la rinoplastica virtuale è eseguita in modo corretto, ha una sua valenza in quanto consente al medico e al paziente di visualizzare l’impatto di specifici cambiamenti cosmetici sul naso: le variazioni di lunghezza, larghezza e del profilo del naso possono essere analizzati separatamente o in combinazione, aiutandoci ad avere un insieme di input, che ci aiuteranno ad evitare che un naso ben riuscito tecnicamente possa però deludere le aspettative finali del paziente.
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